Lo studio con sede a Parigi Gillot+Givry ha progettato una piccola galleria d'arte, un cubo bianco realizzato con una struttura di legno, pensato per essere trasportato e montato in qualsiasi posto.
"All'inizio", affermano gli architetti Vincent Gillot e Eléonore Givry, "abbiamo voluto creare un'architettura che, come le tradizionali sale da tè giapponese, non nasce con una specifica funzione: un chashitsu occidentale, in cui non si terrà alcuna cerimonie del tè, e in cui non ci sarà la sensazione di occupare lo spazio". "Questo è l'equivalente spaziale del famoso Lichtenberg, "il coltello senza nè lama nè maniglia". Tale progetto nasce senza dubbio da un aforisma. Quale risposta può essere data a questo desiderio paradossale? Una volta che i pochi elementi che definiscono questo spazio di base vengono sottratti, cosa rimane? Uno spazio vuoto, questo è il punto. Questo vuoto è abilmente finito, così abilmente definito che potrebbe portare a nuovi universi immaginativi e, attraverso l'ambizione, dare luogo a ricchi eventi artistici.
La vacuità poetica dello spettrale coltello del filosofo tedesco ha ispirato molti creatori, inclusi i surrealisti. Lo spazio libero progettato da Gillot+Givry è incapsulato in una struttura di legno e si offre direttamente agli artisti. Célia Gondol è stato il primo ospite a entrare. Installato dagli architetti al centro della campagna di Gers, nel sud della Francia, per le caratteristiche proprie della location (il corso del sole, il gioco di luce, ecc.), l'artista visivo lo ha trasformato in una "macchina" visuale. Come trasformata in una bobina gigante, la struttura rilascia un nastro leggermente colorato, una sottile pellicola colorata che avvolge il terreno circostante arato di recente. Le aperture verticali della capsula, lontane vestigia del progetto iniziale, inquadrano il paesaggio in kakemono colorati in movimento, filtrati dalle pellicole dell'artista. Qui gli approcci visivi e architettoni sono coordinati e lavorano all'unisono: CO.LABOR.
Gillot+Givry: galleria d'arte mobile
Lo studio parigino ha da poco ultimato una piccola galleria d'arte nel cuore della campagna francese: la capsula è un laboratorio congiunto di ricerca pensato per ristabilire un legame tra artisti e architetti.
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- Tony Côme
- 23 ottobre 2012
- Barran
Attraverso questa installazione minimale, si spera abbia inizio una lunga e diversificata serie di collaborazioni, attivate da questo studio, che sta cercando di ristabilire un legame tra artisti e architetti.
Delusi dalle attuali politiche culturali che contribuiscono a saturare gli spazi espositivi, Gillot+Givry hanno inventato un nuovo spazio: una mini-galleria di campagna, una stazione che può essere regolata e moltiplicata all'infinito, un veicolo d'arte che può essere teletrasportato in città, deserti, cime di monti e lidi sabbiosi. Questi giovani esperti sono particolarmente critici riguardo alle sterili giustapposizioni di arte e architettura, e tentano così di lanciare un dialogo trasversale e stimolare autentiche collaborazioni.
La loro capsula è quindi un laboratorio congiunto, un laboratorio di ricerca che si afferma come il frutto di un lavoro sperimentale sulla nozione del vantaggio reciproco: CO.LABOR.LAB.
Come gli architetti contemporanei invitano artisti a contribuire ai loro progetti? Quale può essere il ruolo dell'architetto nell'ambito di un workshop di artista? Quali strumenti potrebbero essere utilizzati insieme? Quali caratteristiche specifiche devono essere accolte e conservate in queste joint venture? Ci sono così tante domande, semplici ma essenziali, derivanti da questa costruzione sperimentale.
Al di là del suo aspetto soprannaturale, l'oggetto sembra agire come un ponte efficace tra le arti, un collegamento tra aree di competenza apparentemente compatibili, un'interfaccia fertile tra diversi specialisti contemporanei. Le sue reincarnazioni future saranno senza dubbio prova di tutto ciò. Tony Côme
Gillot+Givry: padiglione espositivo CO.LABOR.LAB.
Architetti: Gillot+Givry
Team: Vincent GILLOT, Eleonore GIVRY, architects / Celia GONDOL, artist
Tipologia: Pavilion (installazione)
Funzione: spazio espositivo
Completamento: 2012
Cliente: privato
Area: 4 sqm
Budget: € 1.000