Pubblicato in origine su Domus 448/marzo 1967
Un pacco d'aria
Un altro, gigantesco, volume temporaneo del giovane Christo. Una grande forma d'aria, catturata e legata con corde. Gioco mentale, forma e gesto insieme, una invenzione la cui poesia è nel realizzarsi fugacemente al vero, nel mondo – come quel primo gesto di Christo, lo sbarramento di una via di Parigi con una bellissima barricata di bidoni, per una notte, nel 1963. Costruito con festa da Christo e dai 147 ragazzi del suo corso d'arte alla Minneapolis Art School, il 42390 cubic feet empaquetage è un involucro in polietilene trasparente, gonfiato con due pompe, lungo oltre venti metri, contenente quattro grandi palloni-sonda dell'esercito americano, alti cinque metri e mezzo, e duemilaottocento palloncini colorati.
Christo, 42390 cubic feet empaquetage
Un gigantesco involucro in polietilene trasparente, realizzato nel 1966 con gli studenti della Minneapolis School of Art rappresenta una pietra miliare della carriera dell'artista bulgaro.
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- 09 marzo 2011
- Minneapolis
L'operazione (quest'autunno) durò quattro giorni – attentissimi tutti, i ragazzi e Christo, al fragilissimo involucro, ai palloncini che scoppiavano di continuo, alla pressione delle pompe, da controllare, alle centinaia di sigarette, ai passi e al vento; il vento del pomeriggio, che alla fine cullava lievemente la grande forma trasparente e leggera, attraversata dal sole, e dentro cui il moto si riproduceva nei palloncini minori.
I turni di guardia degli studenti durarono tutta la notte, insieme a musica, balli e spuntini, intorno all'empaquetage; e chi non era di guardia e non ballava, dormiva sotto l'empaquetage in sacco a pelo.
Di Christo, il giovane neo-realista parigino che vive da due anni a New York, Domus ha pubblicato I primi empaquetages in mostra alla Sidney Janis Gailery a New York (Domus 399, febbraio 1963) e a Parigi, con un articolo di Pierre Restany (Domus 402, maggio 1963), gli store fronts preparati per la galleria Leo Castelli a New York (Domus 435, febbraio 1966, con un articolo di Pierre Restany e uno di David Bourdon), il grands volume provvisorio sospeso, un pallone di cinque metri di diametro, al Van Abbe Museum di Elndhoven, Olanda (Domus 439, giugno 1966).