Questa casa letteralmente incastrata in un lotto stretto e lungo – largo 7m e profondo 70m –, chiusa tra magazzini e laboratori parzialmente convertiti in residenze a Neubau, quartiere denso e storico nel 7° distretto di Vienna, sembra proprio volersi divincolare dal tessuto edificato circostante, facendo capolino tra le costruzioni alla ricerca del cielo e del verde.
Un'architettura dalle proporzioni allungate, infatti, concepita come un ibrido: una casa–giardino che, se non può avvalersi dei diffusi spazi aperti propri di un’area extraurbana dovendo fare i conti con le costrizioni fisiche del contesto, li ritrova in copertura, tra giardini pensili e percorsi piantumati.
L’edificio su tre piani, con una superficie di 165 mq, appare come un baluardo di 4,6m di larghezza e 24m di lunghezza, con una struttura a terrazze ad andamento fortemente digradante – da 12m a 3,4m in altezza, da ovest ad est – che ospitano alberi, arbusti, pareti vegetali e prato: la superficie a verde complessiva di 132 mq garantisce considerevoli benefici in termini micro-climatici, dal raffrescamento al recupero delle acque piovane.
Una casa-giardino stretta e lunga che strizza l’occhio ad Adolf Loos
A Vienna, un’abitazione aggira i limiti del lotto dove si trova tra terrazzamenti, giardini pensili e articolati concatenamenti degli spazi interni.
Foto Lukas Schaller
Foto Lukas Schaller
Foto Lukas Schaller
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- Chiara Testoni
- 22 dicembre 2022
- Vienna, Austria
- PSLA Architekten
- 165 mq
- Residenza
- 2022
Tutti i piani dispongono di affacci sugli spazi aperti: il piano terra che ospita gli ambienti comuni, il soggiorno e lo studio; il primo piano con il suo ambiente polifunzionale per sala gioco e zona notte; e il secondo piano con la camera da letto principale.
Se l‘esterno è sagomato in base ai vincoli planimetrici esistenti, è all’interno che la composizione trova la sua massima articolazione: quote sfalsate di piani di calpestio e altezze differenziate dei locali – variabili da 2,10m a 6,08 m – creano giochi di incastri di piani e volumi, con il risultato di uno spazio dinamico e flessibile che ammicca al Raumplan di Adolf Loos e favorisce una trama di aperture vivace e irregolare in facciata.
In questo combinarsi, architettura delle masse e architettura degli spazi aperti vanno a creare un’oasi verde, con una spazialità ricca e composita, ritagliata nell’anonimato dell‘ambiente urbano.
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
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Foto Simone Bossi
Foto Simone Bossi
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Foto Simone Bossi
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inquadramento urbano
piante
sezioni longitudinali
sezioni trasversali
prospetto sud
assonometria