Una guest house sulle rive del Danubio reinterpreta l'architettura locale

Questa casa adagiata su un declivio scosceso in riva al Danubio, in Serbia, è stata concepita dall’architetta Milena Zindovic per creare il minimo impatto percettivo nel contesto naturale in cui si situa e valorizzare le prospettive sul fiume. Ideata come alloggio per gli ospiti in adiacenza ad una casa preesistente usata nei fine settimana , la costruzione è piccola ma risulta accogliente e armonicamente inserita, collocata com’è nella parte più bassa del lotto per non ostacolare la vista dall’edificio principale, e sostisce un edificio ausiliario demolito per sfruttare il sedime costruito senza alterare il terreno e la vegetazione.

Il volume semplice ed essenziale, quasi archetipico, reinterpreta il tema vernacolare delle case locali caratterizzate dalla sagoma a capanna con finestre ridotte. Il piano terra comprende la zona pranzo, la cucina, i servizi e il soggiorno a doppia altezza in comunicazione diretta con la terrazza, protetta dalla vegetazione; il primo piano ospita la camera da letto che si affaccia da un lato sul doppio volume del soggiorno e dall’altro su una terrazza con vista panoramica.

I prospetti compatti, con poche bucature, indicano la volontà di protezione dell’intimità domestica: uniche eccezioni sono il fronte nord, interrotto da vetrate che captano la luce e proiettano lo sguardo verso il bosco, e il fronte est, dove si apre un’ampia finestra in prossimità della camera da letto, con una vista spettacolare sul fiume.

La matericità dei rivestimenti laterizi di pareti e coperture, come degli infissi metallici, si allinea su una omogenea tonalità di grigio scuro,  contribuendo a far quasi scomparire la costruzione tra gli alberi, come se la riservatezza fosse non solo una condizione abitativa ma anche e soprattutto un modo di porsi dell’elemento artificiale nei confronti del paesaggio.