Il “risveglio” dal letargo invernale offre un’ampia scelta di mostre di architettura da visitare in tutta Italia: per esplorare mondi sconosciuti e sviluppare nuove conoscenze (23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano); per riflettere su prospettive radicali di cambiamento (“Savage Architecture: Open Archive”; “Gruppo 9999 Ricordi di Etno-Ecologia”); per farsi sedurre da gloriose memorie del passato (“I Farnese. Architettura, arte, potere”); per approfondire l’opera di maestri internazionali e la loro sensibilità progettuale (“Mario Botta. Sacro e profano”; “Trame della Memoria. Miralles Tagliabue”; “Il Teatro del Mondo | Aldo Rossi | Venezia 1980. L'inizio di un viaggio...”); o anche per vedere l’architettura secondo una prospettiva “di genere” (“Buone Nuove. Donne in architettura”). Un viaggio attraverso la cultura, le immagini, le forme, le suggestioni e i sogni che permeano la complessa materia della progettazione architettonica e che pervadono la società, presente e passata.
8 mostre di architettura da visitare nella bella stagione
Tra progetti, sfide e visioni future, la primavera offre diverse interessanti esposizioni in cui perdersi, ritrovarsi, arricchirsi o semplicemente cambiare prospettiva.
Dal 20 maggio al 20 novembre 2022
Dal 16 dicembre 2021 all’11 settembre 2022
dDall’8 aprile al 4 settembre 2022
Dal 3 marzo al 15 maggio 2022
Dal 9 aprile al 7 maggio 2022
Dall’11 giugno al 25 settembre 2022
Dal 31 marzo al 31 maggio 2022
Dal 18 marzo al 31 luglio 2022
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- Chiara Testoni
- 20 aprile 2022
La 23ª Esposizione Internazionale di Triennale Milano, intitolata “Unknown Unknowns” (“Quello che non sappiamo di non sapere”), è un’occasione per sviluppare una riflessione collettiva sul futuro, alla luce delle profonde fragilità – non solo dovute alla pandemia – che caratterizzano il nostro tempo e nella consapevolezza di dovere ampliare le nostre conoscenze e cambiare il nostro ruolo nei confronti del pianeta. A occuparsi della mostra è Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Diversity Officer all’Agenzia Spaziale Europea (ESA), insieme all’architetto Francis Kéré che ha curato l’allestimento.
Da Signe Hornborg (prima donna al mondo a laurearsi in architettura a Helsinki nel 1890), a Norma Merrick Sklarek (prima afroamericana ad avere accesso alla professione nel 1954), a Zaha Hadid (prima architetta a ricevere nel 2004 il prestigioso Pritzker Prize), fino alle giovani emergenti come Francesca Torzo e Lucy Styles, la mostra racconta – attraverso una narrazione storica e una panoramica sulla situazione internazionale attuale – l’evoluzione “al femminile” del mestiere di architetto nell’ultimo secolo. A cura di Pippo Ciorra, Elena Motisi ed Elena Tinacci, con allestimento di Matilde Cassani.
Con il ciclo “Nature”, il MAXXI indaga le esplorazioni dell’architettura contemporanea invitando maestri internazionali a raccontare la propria opera attraverso l’installazione di una mostra. La settima edizione di “Nature” vede protagonista il lavoro di Mario Botta che, attraverso modelli, schizzi e foto, racconta la sua personale interpretazione di “sacro e profano” nel senso più ampio di una sacralità insita in ogni gesto architettonico, dalla purezza dei materiali alla sensibilità al contesto. A cura di Margherita Guccione e Pippo Ciorra.
La Fundació Enric Miralles, con il supporto del MITMA (Ministero dei Trasporti, Mobilità e Agenda Urbana del Governo di Spagna) e in collaborazione con la Real Academia de España en Roma, presenta la mostra “Trame della memoria” che racconta – con schizzi, modelli, disegni e riflessioni – alcuni interventi nell’arco di trent’anni dello studio EMBT in luoghi di grande pregio storico, all’insegna della “continuità” tra memoria della preesistenza e opera ex novo.
“Selvaggia è l’architettura che respinge l’uomo domestico, rifiutando di imporre il potere della ragione sulla sua dimensione animale, simbolica, vitale e quindi politica”. La mostra presenta i risultati della ricerca iniziata nel 2017 al Royal College of Art di Londra da ADS10 – Architecture Design Studio 10, il laboratorio di sperimentazione di Gianfranco Bombaci, Matteo Costanzo, Francesca Romana Dell’Aglio e Davide Sacconi che affronta in chiave multidisciplinare i temi di progettazione architettonica, indagine antropologica, sperimentazione didattica e pratiche curatoriali. La mostra propone una riflessione sulle ragioni dell’architettura contemporanea e vede nell'archivio – inteso come insieme di oggetti, documenti e informazioni - lo strumento essenziale di una progettualità radicalmente critica nei confronti della situazione attuale e propositiva di scenari alternativi. A cura di CAMPO.
Al Centro Pecci è di scena un’esplorazione immersiva nel lavoro del gruppo 9999, esponente dell’Architettura Radicale nel periodo tra il ’68 e il movimento di controcultura americano, che attraverso viaggi immaginifici ha elaborato ante litteram un pensiero ecologico capace di oltrepassare la dicotomia “natura-cultura” attraverso l’uso della tecnologia.
Ospitata nella galleria espositiva dell’Università IUAV di Venezia, la mostra dedicata al Teatro del Mondo di Aldo Rossi racconta, attraverso le immagini di Antonio Martinelli, tutte le fasi della breve vita dell’iconico teatro galleggiante in legno, evocativo della storia millenaria della città lagunare, dalla costruzione a Porto Marghera al viaggio verso Venezia, dalla traversata dell’Adriatico con meta Dubrovnik fino al ritorno e allo smontaggio.
La Pilotta ospita, dal 18 marzo al 31 luglio 2022, una grande mostra – curata da Simone Verde con Bruno Adorni, Carla Campanini, Carlo Mambriani, Maria Cristina Quagliotti, Pietro Zanlari – dedicata alla committenza della famiglia Farnese, con l’obiettivo d’indagare la straordinaria affermazione della casata nella compagine politica e culturale europea tra il XVI e il XVIII secolo attraverso il ricorso alle arti. Oltre 300 opere tra dipinti, oggetti, disegni progettuali, documenti e plastici provenienti da collezioni italiane ed europee – un corpus eterogeneo mai riunito prima – racconta con dovizia di particolari la ricchezza del collezionismo farnesiano.