All(zone) è una delle realtà più interessanti dell’architettura contemporanea nel Sud-est asiatico. I fondatori dello studio, con sede a Bangkok, si raccontano come “un gruppo di professionisti felici”, che “si lasciano sempre sedurre da soluzioni di progetto contemporaneo-vernacolari”. Contemporanea e vernacolare, pervasa da una certa felicità o per lo meno da una calma serenità, è anche la loro ultima realizzazione.
Il nuovo magazzino Duriflex, recentemente completato in un’area industriale della capitale thailandese, è uno spazio di stoccaggio ma soprattutto di esposizione e vendita al pubblico. Qui, all(zone) attinge abbondantemente al “vernacolo” dell’architettura della logistica, e lo sottopone alle modifiche minime necessarie per adattarlo a quella che è a tutti gli effetti una sede di rappresentanza contemporanea.
In pianta, la griglia regolare dei pilastri è contraddetta da un singolo elemento estraneo, una diagonale che in prospetto si trasforma in uno schermo di grigliato metallico. Nello spazio virtualmente equipotenziale del magazzino, questo elemento serve a delimitare gli ambiti distinti dell’ingresso e del deposito vero e proprio, oltre ad accompagnare la rampa che conduce al primo livello.
Una lettura in sezione, poi, rivela le specificità delle due volte a botte, tutt’altro che ordinarie: sono asimmetriche, la maggiore è decisamente monumentale nelle sue dimensioni, ed entrambe sono sottilissime, composte da un unico foglio di lamiera metallica, ripiegata in diverse direzioni per aumentarne la rigidità. È proprio questo materiale, che si estende anche sui prospetti, a definire il linguaggio architettonico del magazzino Duriflex: dall’esterno come dall’interno, l’involucro dell’edificio è percepito come una superficie monomaterica, vibrante, pressoché optical.
Una trave portante aggetta dalla facciata principale, e un tronco sacro, venerato dai lavoratori Duriflex, sembra esserne il supporto. Ma è solo un’illusione: l’architettura contemporanea sostiene il totem, solidamente imbragato, e lo coinvolge in un dialogo semiserio tra simbolismi antichi ed astrazioni contemporanee.
- Progetto:
- magazzino Duriflex
- Programma:
- deposito
- Luogo:
- Samut Sakorn, Thailandia
- Architetti:
- all(zone)
- Team di progetto:
- Rachaporn Choochuey, Ruchanan Patarapanich, Aniroot Unjai
- Engineering:
- Next Innovation
- Committente:
- Duriflex
- Superficie:
- 2.412 mq
- Budget:
- 800.000 $
- Completamento:
- 2020